copertina di Andrea Morucci (Copyright) |
Chissà quante volte abbiamo incontrato parole o espressioni come:rimpasto, ribaltone, larghe intese, Mattarellum e Porcellum, governissimo, inciucio, politichese…
Tante parole e modi di dire, con diverse sfumature, fanno parte del linguaggio politico e giornalistico italiano. La lingua della politica è complicata, a volte è difficile da comprendere per gli italiani, ancora di più per gli stranieri che vivono e lavorano in Italia.
“Piove … Governo ladro!”, è un utilissimo e stringato vademecum che aiuta a capire meglio cosa c’è dietro a questo linguaggio, entrato a far parte della quotidianità degli italiani attraverso i media.
Ecco alcuni esempi di che cosa si può trovare in questo libro:
Linguaggio
politico della Prima Repubblica e della Seconda Repubblica
"Nei
precedenti capitoli di questo libro si è parlato più volte di Prima e Seconda
Repubblica,definizione che ricorre spesso negli articoli di giornali e nei discorsi politici. Molti
storici sostengono che questa definizione giornalistica non abbia nessun valore
giuridico o storico in quanto non c’è stato nessun cambiamento della
Costituzione, che è rimasta la stessa dal 1948.
Indubbiamente il triennio 1992-1994
indica un momento importante e cruciale della vita politica italiana. Si
registrano fatti importanti che determinano la fine di un’era e di una classe
dirigente:
- L’inchiesta
“Mani Pulite”
- La
comparsa di un nuovo sistema elettorale
- La
scesa in campo di nuove forze politiche
Il linguaggio politico rispecchia i
nuovi cambiamenti con neologismi di parole o frasi che entreranno a far parte del
linguaggio giornalistico,della comunicazione quotidiana fino ad essere inseriti
nei maggiori dizionari della lingua italiana".
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