lunedì 28 marzo 2016

Il pic-nic di Pasquetta


Pic.nic di Pasquetta

Dopo il tipico pranzo di Pasqua, ecco che gli avanzi vengono utilizzati per il pranzo del giorno dopo: il Lunedì dell’Angelo, detta anche Pasquetta. Si chiama Lunedì dell’Angelo perché fu proprio un angelo che annunciò la risurrezione di Cristo alle donne in visita al sepolcro vuoto.

La tradizione vuole che la si festeggi all’aria aperta, nelle tradizionali scampagnate sui prati. È quindi molto facile incontrare gruppi di persone nei parchi di Roma o dei Castelli Romani che si riuniscono il giorno di Pasquetta per un pranzo al sacco o pic-nic sull’erba, mangiando gli avanzi del pranzo di Pasqua e cucinando con la tradizionale brace. 


venerdì 20 marzo 2015

1° Giornata FAI di primavera 2015


Il 21 e 22 marzo  tornano le giornate di primavera del Fai (Fondo Ambientale Italiano ).
Che cos’è il FAI?
Il fondo ambientale italiano si occupa di tutelare e valorizzare il patrimonio culturale, storico, artistico e naturale italiano.
Come lo fa?
Chiede agli italiani quali siano i loro luoghi del cuore,quelli che sono trascurati o che vorrebbero fossero valorizzati .
Come?
Grazie agli appelli raccolti tra le comunità.
Grazie a chi?
Ai volontari, alle istituzioni, alle aziende e agli iscritti al FAI.
Cosa succedderà il 21 e 22 marzo 2015?
Castelli, ville, parchi, borghi, aree archeologiche, studi televisivi, caserme e altri luoghi saranno aperti al pubblico e visitabili. Quest’anno saranno oltre 780 tra tutte le regioni italiane, con visite a contributo libero.
Ecco alcune iniziative:
ROMA
PALAZZO KOCH ( Banca d'Italia)
Via Nazionale, 90-91 
PARCO VILLA GREGORIANA (TIVOLI)
Tivoli, Largo Sant’Angelo 

MILANO
SCUOLA MILITARE TEULIE' E BIBLIOTECA MILITARE DEL PRESIDIO DI MILANO
Milano, Corso Italia, 56

SEDE E STUDI RAI DI CORSO SEMPIONE


Corso Sempione, 27 – ingresso da Via Alberto Riva Villasanta.


sabato 7 marzo 2015

8 marzo "Festa della donna" e la mimosa



In Italia l’8 marzo per la festa della donna 
si regalano le mimose...ma perché questo bellissimo fiore?
foto da Internet

L’8 marzo 1946 a Luigi Longo (Segretario del partito comunista italiano da 1964 al 1972) che propone di donare una violetta per celebrare la festa delle donne, Teresa Mattei  risponde:"Scegliamo un fiore povero, facile da trovare nelle campagne"... la mimosa, che fiorisce proprio ai primi di marzo.

Chi era Teresa Mattei  (Genova, 1 febbraio 1921- Usigliano di Lari- Pisa,  12 marzo 2013)?
 
foto da Internet
Partigiana, dirigente dell’Unione donne italiane, la più giovane eletta nell’Assemblea Costituente a soli 25 anni,  Segretario dell'Ufficio di Presidenza della Camera, dedica  la sua vita all’affermazione dei diritti delle donne e  dei bambini. Contribuisce  alla redazione dell’articolo 3 e  dell’articolo 37 della Costituzione.

Qual è il significato della mimosa?
Forza e femminilità, è un fiore di origine australiana (isola di Tasmania) di colore giallo, forma rotonda, profumo delicato e piacevole.Portato in Europa nel 1800, in Italia trova un ottimo habitat, soprattutto nelle zone dei laghi,in Liguria, in Toscana e nel centro sud.

E di altri fiori?

IL GIRASOLE      

Significa allegria. È ideale da regalare per una laurea o a un amico/ un collega che ha raggiunto un obiettivo importante nella vita, perché simboleggia la vittoria e il successo.Perfetto per  augurare una pronta guarigione o per  donare positività. 



L’AZALEA            

Originaria della Cina, simboleggia la femminilità e la temperanza. Porta fortuna se si regala a una persona che sta per affrontare una sfida importante.Però attenzione al colore: il rosso  significa desiderio di vendetta, il giallo che secondo voi chi la riceve è una persona falsa.


IL TULIPANO

Il tulipano è simbolo della vita eterna,
dell’amore perfetto e dell’amante ideale: se si regala bianco si chiede perdono, se si regala di colori variegati, si fa un complimento sulla bellezza degli occhi di chi lo riceve.


LA PETUNIA       

È una pianta originaria del Brasile : è il simbolo dell’amore che non può restare nascosto!









LA VIOLA DEL PENSIERO
Significa: pensa a me!








LA GERBERA      

Chiamata così dal naturalista che l’ha scoperta, Gerber,  è arrivata in Italia ai primi del 1900.Gialla indica gloria e arancione felicità.







L’ORTENSIA       

Originaria della Cina e del Giappone, indica il desiderio di andare via al più presto, di sfuggire alla persona che la riceve.



I CRISANTEMI   

I crisantemi  in Italia si associano al lutto e a situazioni tristi. Dipende dal fatto che i crisantemi fioriscono ai primi di novembre, quando noi celebriamo i morti.





La MARGHERITA             

Il fiore del “M’ama o non m’ama?”  simboleggia l’amore fedele e riflessivo: se si regala a una persona che ci ha rivelato il suo amore, significa che non siamo sicuri di contraccambiare e dobbiamo pensarci.




Colori e paragoni:

Verde bottiglia 


sabato 22 febbraio 2014

Non ci metto la mano sul fuoco!

Dopo il lungo incontro tra il Presidente Giorgio Napolitano e il neopremier Matteo Renzi per la presentazione dei nuovi ministri, il Presidente Napolitano commenta  sulla durata del nuovo governo fino al 2018:" Non metto la mano sul fuoco, ma lo spero!" 
Che cosa vuol dire "mettere la mano sul fuoco?"

Siamo assolutamente certi dell'onestà, affidabilità di qualcuno?
Allora possiamo dire:ci metto la mano sul fuoco.
In caso contrario,sono pronto a sacrificare la mia mano:la brucio.

Chi non vuole o non può garantire qualcosa o per qualcuno dirà: non ci metto la mano sul fuoco!

Muzio Scevola (foto da Internet)
Per spiegare questo modo di dire dobbiamo risalire alla figura di Muzio Scevola.
Nell'anno 508 a.C. Roma è in guerra contro gli etruschi e la città è alla fame. 
Muzio Scevola, nobile romano,  propone  al Senato di uccidere di notte Porsenna, il capo degli etruschi.

La missione è molto rischiosa ma Muzio Scevola è deciso a salvare la sua città e si introduce nel campo nemico.
Vede il capo degli etruschi e lo pugnala ma per sbaglio uccide il suo segretario. Muzio Scevola viene catturato e di fronte a Porsenna, mette la mano che ha fallito su un braciere.
Porsenna, impressionato da questo gesto eroico, riprende le trattative con Roma. 


giovedì 9 gennaio 2014

La mafia uccide solo d'estate



Non è mai facile raccontare le tragedie in modo leggero senza colpire la sensibilità di chi ha perduto i propri cari in modo violento; di chi ha combattuto, combatte e rischia la propria vita quotidianamente; di chi nasce e deve convivere con la paura e il costante senso di insicurezza.

Eppure, questo film italiano, diretto ed interpretato da Pierfrancesco Diliberto in arte Pif, lo ha saputo fare.
Arturo in pasticceria con il giudice Chinnici
(foto tratta da Internet)
Ha  raccontato gli atroci delitti di mafia negli anni Ottanta in Sicilia- anni in cui persero la vita il Generale Dalla Chiesa, i magistrati Falcone e Borsellino, il giudice Chinnici e tante altre vittime innocenti, per mano di Cosa Nostra- attraverso gli occhi di un bambino; con la leggerezza, la  fantasia, l’ingenuità dei bambini.
E i bambini credono agli adulti e alle loro risposte, qualche volta assurde, per rassicurali o per negare a sé stessi atroci realtà: la mafia uccide solo d’estate, oppure si ammazza per questioni di “femmine”, fino a negare l’esistenza della mafia stessa.
Ma i bambini sanno fare anche domande dirette.
Arturo, il nome del protagonista, ha la possibilità di intervistare il generale Dalla Chiesa, Prefetto di Palermo per combattere la mafia, e gli chiede:"L'onorevole Andreotti dice che l'emergenza criminale è in Campania e in Calabria. Generale, ha forse sbagliato Regione?". 

Si ride in questo film drammatico,senza scendere mai nel retorico e nella superficialità.

domenica 24 marzo 2013

L'eleganza italiana parte dal ... basso! Calzino corto? No,grazie!

Siete d'accordo? (foto da internet)

Le donne italiane dicono:
NO GRAZIE!




Effettivamente poco eleganti ed attraenti
(foto da internet)


Provate ad immaginare di essere in metropolitana a Roma o a Milano. Ora provate ad osservare ad uno ad uno tutti gli uomini che sono seduti davanti a voi e contate quanti indossano il calzino lungo e quanti il calzino corto.
Questi vanno già molto meglio!
(foto da internet)




E’ importante che voi sappiate quando decidete di venire in Italia o già vivete qui che per le donne italiane gli uomini si suddividono in due gruppi: quelli col calzino lungo e quelli col calzino corto.
E da oggi in poi quando avete di fronte un individuo italiano di sesso maschile ricordatevi due regole fondamentali:



1.Soltanto gli uomini con il calzino lungo sono considerati eleganti
    2. Poche donne italiane uscirebbero con uomini che indossano il calzino corto e se poi è anche bianco, l’insuccesso per una futura love story è assicurato!
La storia ci racconta che i calzini corti li portavano Hitler, Attila e Stalin e che, con ogni probabilità, sono stati i preferiti di Saddam e dell’arbitro Moreno. Al contrario, Budda e Gesù il Nazareno preferivano vivere senza calze o persino senza calzari.
A questo punto, ci poniamo una domanda:  indossatori di calzini corti ci si nasce o ci si diventa?
Purtroppo le notizie in possesso alla scienza non sono confortanti.
Sembra, infatti che, mentre l’abitudine al calzino lungo sia acquisibile con l’educazione e la civilizzazione, l’uso del calzino corto e bianco sia innato.

In Francia, per esempio, la moda del calzino corto è sempre stata uno dei motivi, in quanto a stile, di presa in giro da parte degli italiani nei confronti dei cugini d'Oltralpe: l'80% degli uomini, in Italia, indossa calze alte a differenza dei francesi che arrivano ad un misero 20%.
Recentemente sembra sia stato pubblicato su Le Monde un articolo in cui ci si domandava: "Ma è davvero ragionevole portare le calze corte?"
Persino i francesi, quindi, sembra che si stiano convincendo che per essere davvero eleganti bisogna portare calzini lunghi e scuri.
Noi donne possiamo finalmente tirare un sospiro di sollievo e dire: meglio tardi che mai!  Uomini siete tutti avvisati!
E voi cosa ne pensate? Preferite il calzino corto o lungo? O vi è indifferente?

Un po' di lessico
Indossare o portare: quando si parla di abbigliamento si possono usare entrambi i verbi
Eleganti: aggettivo che indica una persona o un modo di essere
Eleganza:il sostantivo usato per indicare un modo di vestire, parlare o di comportarsi
Innato: per indicare che è qualcosa che abbiamo da sempre, da quando siamo nati

Presa in giro: scherzare su qualcuno 
Misero: per dire poco, povero 


Un po' di grammatica

Essere+ aggettivo+ congiuntivo: E' importante che voi sappiate.

Porsi una domanda:fare a se stessi una domanda.
Mi pongo una domanda

Ci si nasce, ci si diventa, ci si domandava: 
il si impersonale con un verbo riflessivo si trasforma in "Ci".
Non è possibile dire: si (impersonale) + si (pronome riflessivo, 3^ persona singolare), dobbiamo trasformare il si impersonale in Ci.

Lui  si veste in modo elegante, (vestirsi) ma :
ci si veste in modo elegante.